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venerdì 25 settembre 2009

Speciale Finanziaria 2010

Via libera del Consiglio dei ministri alla Finanziaria per il 2010. Si tratta di una legge leggera composta di soli tre articoli per una entità di circa tre miliardi. Previsti 693 milioni di fondi per il rinnovo dei contratti pubblici, l'estensione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni anche nel 2012 e una norma per le pensioni agricole. C'è poi la formula di rito in base alla quale le maggiori risorse che dovessero emergere dai conti pubblici saranno utilizzate per abbattere le tasse su lavoratori e dipendenti con famiglie numerose e a basso reddito.

La manovra è stata presentata ieri alle parti sociali e criticata dai sindacati per la mancanza di risorse sulle detassazione dei redditi da lavoro e per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Nella relazione Previsionale e Programmatica migliorano le previsioni sul Pil, che secondo le stime del governo avrà una contrazione del 4,8% nel 2009 (il Dpef prevedeva il -5,2%), mentre nel 2010 ci sarà una crescita dello 0,7% (contro lo 0,5% previsto dal Dpef). Il deficit pubblico si attesterà quest'anno al 5,3% e si ridurra' al 5% nel 2010. Il debito pubblico si attesterà quest'anno al 115,1% e nel 2010 al picco del 117,3%. Anche in questo caso, la Relazione migliora le indicazioni del Dpef (115,7% nel 2009 e 118,2% nel 2010).

Per quanto riguarda il rinnovo dei contratti pubblici, gli importi complessivi ammontano a 3,4 miliardi per il prossimo triennio: 693 milioni per il 2010 (350 milioni per i contratti a carico dello stato, 343 milioni per il settore non statale); 1.087 milioni per il 2011 e 1.680 milioni per il 2012. Per il personale statale non contrattualizzato (i precari) vengono stanziati 135 milioni. E’ poi prevista una norma per evitare un buco da 3 miliardi nelle pensioni agricole. Le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie sono estese al 2012. Nessun impegno immediato a ridurre le tasse sul lavoro, a meno che nel corso del prossimo anno non emergano altre risorse. "Le maggiori disponibilità di finanza pubblica che si realizzassero nell'anno 2010 rispetto alle previsioni del Dpef – si legge infatti nell'articolo 1 della Bozza - sono destinate alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati".

"Questa volta - ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa - abbiamo presentato una legge finanziaria dotata di tre articoli e tabelle che non ha modificato niente per il 2010 e 2011, e che ha aggiunto invece il 2012".

'Non è una manovra': ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti: 'Ci sono le tabelle secche e al 2010 e 2011è stato aggiunto il 2012. Non ci sono tasse non ci sono aggiunte. E' una fotografia". Tremonti ha poi annunciato che i proventi derivanti dallo scudo fiscale e dalla lotta all'evasione saranno utilizzati per voci di spesa "ineludibili", come università e ricerca, cinque per mille, alcune voci del lavoro e missioni di pace.
'Le risorse per gli ammortizzatori sociali che non saranno utilizzate - ha aggiunto Tremonti - rimarranno comunque nel comparto del lavoro'.

Per quanto riguarda il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, Tremonti ha detto che "saranno mantenuti gli impegni, ma non c'è la cifra specifica. C'è la vacanza e non c'è mai stato un rinnovo istantaneo".

La legge comincerà il suo iter parlamentare dal Senato.

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