Spagna
L'introduzione da parte del governo spagnolo di una nuova legislazione
per limitare le detrazioni degli interesse ai fini fiscali potrebbe
ridurre ulteriormente il flusso di capitale internazionale per
l’acquisto di immobili commerciali nazionali, proprio in un momento in
cui il depresso mercato locale è un fattore che grava sulla Spagna in
piena recessione, ha affermato la European Public Real Estate
Association (EPRA). Il Direttore Finanziario di EPRA, Gareth Lewis, ha
detto che: "Tre anni fa la Spagna ha perso l'opportunità di introdurre
un regime normativo 'best-in-class' rivolto alle REIT (Real Estate
Investment Trust) per le sue società immobiliari quotate, in linea con
altre grandi economie europee, come Francia e Regno Unito. "I REIT sono
efficaci per attrarre capitali a lungo termine nel settore immobiliare
commerciale e residenziale e forniscono una fonte costante e affidabile
di entrate per i governi, grazie alle ritenute alla fonte sui dividendi,
così come significativo è il gettito fiscale, una tantum, derivante
dalla conversione delle imprese che decidono di adottare il REIT come
forma operativa."Con questa ultima mossa fiscale siamo preoccupati che
la Spagna e il suo mercato immobiliare stia andando ancora più lontano
da un mercato efficiente in un momento in cui l'economia ha più
bisogno." Il governo spagnolo ha introdotto una nuova legislazione che
sostituisce le attuali più favorevoli norme per le 'thin cap' (società a
bassa intensità di capitale) riguardanti le detrazioni fiscali degli
interessi, nell'ambito della politica di Madrid per raggiungere più ampi
obiettivi di riduzione del disavanzo.Francia
L'elezione del socialista Francois Hollande, come il nuovo presidente in Francia è improbabile che abbia un grande impatto sul mercato immobiliare del paese, secondo gli esperti. 'E' importante che gli acquirenti esteri sappiano che questa elezione era semplicemente un voto per la Presidenza francese e non per il governo, così non ci sarà alcuna implicazione particolare sul mercato immobiliare. E’ ancora tempo di “business as usual” ha detto Danny Silver, amministratore delegato del Gruppo Villages. 'Essendo sposato a una economista francese, e avendo vissuto in Francia negli ultimi 15 anni, ho seguito le elezioni francesi in tempo reale. Per quanto riguarda il settore immobiliare francese, essendo il campo in cui opero, posso dire che considerando le esperienze passate, l'effetto sul mercato immobiliare sarà minimo, ora che c’è in Hollande, 'ha spiegato. 'La nuova presidenza non avrà alcun impatto sui processi di acquisto, e con la Francia costantemente classificata come uno dei paesi migliori in cui vivere e con gli attuali stabili prezzi degli immobili non è necessario per i potenziali acquirenti preoccuparsi', ha aggiunto. Trevor Leggett, amministratore delegato della francese Immobilier Leggett, ha sottolineato che invece il cambio valuta può avere un impatto molto più grande. Con le crescenti preoccupazioni sul ritiro della Grecia dall’ euro e la promessa di Hollande di aumentare la spesa pubblica, i compratori inglesi in particolare, sono ben posizionati grazie alla crescita della sterlina nei confronti dell'euro.
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