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venerdì 5 settembre 2008

Corte dei conti - decreto di pensione

Adozione di decreto di pensione molto oltre i tempi procedimentali – Somme a credito dell’amministrazione a titolo di conguaglio rispetto all’erogazione provvisoria – Ripetibilità - i dovuta, irrinunciabile e munita di potere –Rispetto di una vita libera e dignitosa ex art.38 Cost.- Possibilità di rateizzazione sino a somme oltremodo basse


Ritardo nell’adozione del decreto definitivo di pensione – Decadenza dal potere di ripetizione di indebito scaduti i prescritti tempi regolamentari perla predetta adozione – Insussistenza – Opposizione unita, in subordine, a richiesta danno da ritardo – Danno da ritardo per lesione dell’interesse pretensivo al provvedimento – Lesione al principio della certezza del diritto e dell’affidamento – Sussistenza


In caso di notevole ritardo fra l’adozione del provvedimento di pensione definitiva rispetto all’erogazione provvisoria, l’Amministrazione, scaduti i tempi procedimentali per l’adozione del summenzionato atto definitivo, non decade dal potere di richiedere le somme eventualmente dovute, essendo tenuta, ex art. 38 Cost. ad assicurare, con una ponderata rateizzazione, condizioni di vita libere e dignitose per il pensionato.
Se vi è espresso “ petitum”, l’amministrazione, in caso di ritardo nell’ adozione del provvedimento di liquidazione definitiva,risponderà per lesione dei principi della certezza del diritto e dell’affidamento

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