Spendi mille euro per
ristrutturare la casa e il fisco te ne restituisce 500 nell'arco di
dieci anni, sotto forma di sconto dalle imposte dovute. L'ultima
versione della detrazione per l'edilizia spinge a un livello di
generosità mai visto il vecchio bonus del 36 per cento. Certo,
fin dal 2007 c'è il 55% per il risparmio energetico, ma si
tratta di un'agevolazione selettiva, riservata a un catalogo di
interventi ben definito, dalla sostituzione delle finestre al cambio
della caldaia. Il 50% sulle ristrutturazioni, invece, si applica a
tutti i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti in casa, dallo
spostamento di una parete interna al rifacimento del bagno o
dell'impianto elettrico. E comprende anche una serie di interventi
minori che non richiedono l'apertura di un cantiere, come
l'installazione di una porta blindata o di un rilevatore di gas.
Se poi si aggiunge che la
detrazione extra-large del 50% si applica a una spesa massima di
96mila euro, non è difficile capire perché il Governo
abbia voluto inserire questo provvedimento nel decreto sviluppo dello
scorso giugno, proprio per dare una spinta a uno dei settori più
colpiti dalla crisi.
Attenzione, però:
sia il 50% per le ristrutturazioni che il 55% per il risparmio
energetico si applicano solo alle spese sostenute entro il 30 giugno
2013. Dal 1° luglio, invece, si tornerà al 36% su una
spesa massima di 48mila euro. Le imprese della filiera delle
costruzioni hanno già richiesto la stabilizzazione del 55%, ma
– nel dubbio – chi aveva una mezza idea di investire per
riqualificare la propria abitazione farà a bene a pensarci
adesso.
Il momento di decidere
Il momento di decidere
Oggi mancano poco meno di
otto mesi alla scadenza dei bonus, ed è chiaro che qualsiasi
intervento minimamente strutturato va programmato proprio in queste
settimane, iniziando a contattare il progettista e le imprese. Se poi
si tratta di un lavoro che coinvolge il condominio – come ad
esempio il cambio di caldaia – muoversi adesso diventa
indispensabile: bisogna preparare un capitolato, raccogliere i
preventivi, confrontarli, discuterli, votarli... e poi naturalmente
eseguire e pagare i lavori entro il termine del 30 giugno. Un piccolo
tour de force, insomma, soprattutto nelle realtà più
grandi, dove non è mai facile raggiungere il quorum richiesto
per la deliberazione.
La situazione generale
dell'economia e le difficoltà di accesso al credito hanno
sicuramente appesantito la crisi dell'edilizia. In questo scenario,
le detrazioni fiscali non possono dare denaro a chi non ne ha, ma
possono spostare la bilancia della convenienza per chi stava
valutando se mettere mano al portafoglio o no. Anche con
un'inflazione sopra al 3% annuo, infatti, i bonus restano
interessanti: ragionando in termini di potere d'acquisto, i 500 euro
su mille restituiti dal fisco diventano 420.
Risparmio e rivalutazione
La vera domanda che deve
porsi ogni proprietario, comunque, è un'altra: se oggi spendo
mille euro e ne recupero 420, dove vanno a finire gli altri 580?
Perché non siano una perdita secca, ma un investimento, è
importante che le spese vengano indirizzate bene, per tagliare il
costo della bolletta del riscaldamento, ad esempio, o per far
crescere il valore della casa. Su quest'ultimo punto, però,
tutto dipende dalla lungimiranza dei proprietari e dei progettisti
che li assistono: la legge, infatti, concede la detrazione del 50%
anche per semplici lavori di manutenzione straordinaria che non
migliorano le prestazioni energetiche dell'edificio. E invece è
un aspetto da non trascurare in prospettiva. Così come non va
trascurato l'incremento di valore e di redditività: una casa
"in ordine" si rivaluterà più in fretta (o
conterrà la perdita di valore) e potrà essere affittata
a un canone un po' più alto.
I beneficiari
Sono i contribuenti che
hanno sfruttato il 36 e il 55% nel 2011
Misure a confronto
DETRAZIONE DEL 36-50%
Per le spese sostenute
dal 26 giugno scorso fino al 30 giugno 2013 la detrazione Irpef del
36% per i lavori di recupero edilizio è maggiorata al 50% e la
spesa massima su cui applicarla passa da 48mila a 96mila euro. Dal 1°
luglio 2013, torna al 36% e al vecchio tetto di spesa massima
DETRAZIONE DEL 55%
La detrazione del 55%
Irpef/Ires per il risparmio energetico è prorogata fino al 30
giugno 2013, senza alcun cambiamento rispetto alla regole in vigore
quest'anno. Dal 1° luglio 2013, salvo proroghe, la detrazione
finirà e al risparmio energetico potrà essere applicato
il 36%
Spesa massima: 96mila
euro
Detrazione 50%: 48mila
euro
- Manutenzione ordinaria
in condominio (ad esempio tinteggiatura facciata)
- Manutenzione
straordinaria nelle singole unità immobiliari abitative (ad
esempio rifacimento del bagno)
- Opere per prevenire il
compimento di atti illeciti (ad esempio porta blindata)
- Opere per la sicurezza
domestica (ad esempio interruttore con salvavita)
- Opere contro le
barriere architettoniche (ad esempio nuovo ascensore)
Spesa massima: 181.818
euro
Detrazione 55%: 100.000
euro
- Riqualificazione
energetica di edifici esistenti
Spesa massima: 109.091
euro
Detrazione 55%: 60.000
euro
- Sostituzione di
finestre - e/o coibentazione di pareti e coperture
- Installazione di
pannelli solari per l'acqua calda
Spesa massima: 54.545
euro
Detrazione 55%: 30.000
euro
- Sostituzione
dell'impianto di riscaldamento con una caldaia nuova
Per i cantieri avviati
dal 14 maggio 2011 non è più necessario inviare la
comunicazione di inizio lavori al Centro operativo delle Entrate di
Pescara
Entro 90 giorni dalla
fine dei lavori va mandata in via telematica all'Enea la
documentazione dei lavori, che cambia a seconda del tipo di
intervento
Le fatture emesse dal 14
maggio 2011 non devono più contenere l'indicazione della
manodopera. I pagamenti vanno eseguiti sempre con bonifico bancario
"tracciabile" da cui risultino:
la causale del pagamento;
il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il numero di
partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è
eseguito il pagamento
Nella dichiarazione dei
redditi relativa al periodo d'imposta in cui sono sostenute le spese,
si può iniziare a scontare la detrazione dall'imposta dovuta.
Ad esempio, chi effettua bonifici per 10mila euro a novembre di
quest'anno, può detrarre 500 euro all'anno per 10 anni a
partire dal 730 o Unico 2013
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