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lunedì 4 giugno 2012

Scenari Immobiliari: Il mercato globale

Residenziale
In molte aree continua a soffrire. È il caso della Spagna, della Grecia e della stessa Italia - dove però la contrazione delle compravendite al momento non si è ancora tradotta pienamente in un calo dei prezzi -, ma anche di Irlanda, Portogallo o ancora la Cina, dove il boom immobiliare sta lasciando il posto alla discesa dei valori. Il settore ha non poca rilevanza se si pensa che solo in Italia, il valore delle operazioni nel residenziale nel 2011 è stato di 92,7 miliardi di euro e dovrebbe arrivare a fine 2012 a 94 miliardi (rispetto ai 115 miliardi del fatturato totale del mattone), mentre nell'Europa a 27 il fatturato è stato di 556,5 miliardi lo scorso anno, non lontano dai 590 miliardi di euro degli Stati Uniti (700 miliardi in tutta l'America del nord). Qui tornano a comprare proprio gli italiani, concentrandosi su New York.


Uffici Il 2011 è stato un anno positivo per il mercato degli uffici a livello globale. Nei mercati in crescita la domanda è in perenne aumento. Pechino ha registrato un +75% dei canoni di locazione per uffici "prime" ed è al quarto posto nella classifica mondiale per costi di occupazione, seguita dal +41% di Mosca.
In generale, l'incremento più rilevante è stato registrato nel l'area Asia-Pacifico con +8%, seguita dalle Americhe con +4% e infine dall'area Emea (Europa, Middle East e Africa) con una variazione positiva dell'1%. Hong Kong si conferma la location più costosa al mondo (2.026 euro/mq/anno), seguita da Londra West End (1.978 euro/mq/anno) e da Tokyo (1.635 euro/mq/anno), confermando le prime tre posizioni del 2010.
Per il 2012 la domanda rimarrà forte in Brasile e la polarizzazione di Nord e Sud America sarà sempre più evidente.  Debole il Messico, in crisi invece Cile e Colombia.
Nel Nord America, San Francisco ha registrato un'elevata crescita dei canoni grazie alla domanda per il settore tecnologico.

Retail
Il focus degli operatori del segmento è sempre più incentrato sul l'Asia. Guardando all'Europa, l'area registra una buona tenuta dei valori nelle strade di lusso. Ma i retailer dove cercano nuovi spazi? Il Regno Unito con il 56,7% delle presenze di retailer intenazionali si conferma in testa alla graduatoria, seguito dagli Emirati Arabi (53,1%) e dagli Stati Uniti (50,3%). La Spagna guadagna posizioni collocandosi quarta con il 47,5%, seguita dalla Cina (47,2%).

Logistica
Il primo trimestre 2012 ha già evidenziato una maggior cautela per investimenti e locazioni.Il settore è divenuto  sempre più globale, accomunato dalla ricerca della qualità e di spazi moderni.
Tracciando le tendenze fino al 2020,si può  sottolineare che tra i mercati emergenti Cina e India aumenteranno gli scambi con l'Europa. La Turchia occupa una posizione strategica tra Europa e Asia, e potenzialmente avrà il ruolo di facilitare gli scambi: Istanbul, porta di entrata del Sud Europa dall'Asia, insieme al Canale di Suez, subirà forti pressioni. Questo trend, abbinato alla crescita economica e manifatturiera dell'Est Europa, impone investimenti nelle infrastrutture. Anche perché da qui al 2020 sarà notevole la crescita dei consumi in Europa. Con Inghilterra e Francia, primi Paesi per spesa, seguiti a breve distanza dalla Polonia. Romania e Repubblica Ceca saranno i Paesi emergenti nell'area dell'Est. La crescita porterà con sé la necessità di catene di distribuzione in questi Paesi e di uno sviluppo dei mercati della logistica.

Soluzioni Immobiliari

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