Il decreto salva-Italia varato dal Governo Monti, ha confermato per tutto il 2012 che chi ristruttura casa potrà beneficiare dello “sconto” del 55%.
Dal 1° gennaio 2013, invece, le opere per l'efficienza energetica dovrebbero avere il 36%, la storica detrazione sui lavori di recupero, che lo stesso salva-Italia ha trasformato in un beneficio stabile, senza bisogno di continue proroghe.
Vediamo da vicino le modifiche che si prospettano nel 2013:
Se la proroga del 55% e la stabilizzazione del 36% sono buone notizie per i proprietari di casa, il discorso è un po' diverso sul fronte delle procedure per accedere a questi bonus. L'obbligo di inviare la comunicazione preventiva di inizio lavori al Centro operativo di Pescara delle Entrate è stato cancellato per i cantieri avviati dal 14 maggio 2011 in poi (mentre negli interventi precedenti resta un adempimento indispensabile per avere la detrazione); «proprio in seguito all'eliminazione dell'invio a Pescara, è stato previsto l'inserimento nella dichiarazione dei redditi dei dati catastali degli immobili ristrutturati; sempre dal 14maggio dell'anno scorso è stato eliminato l'obbligo di indicare separatamente nelle fatture il costo della manodopera impiegata nei lavori (ma l'indicazione è ancora necessaria per le fatture con data anteriore);
per i rogiti stipulati dal 17 settembre 2011 in poi è stata introdotta la possibilità di negoziare il trasferimento delle detrazioni - sia del 36% che del 55% -tra venditore e compratore, e poi dal gennaio 2012 si è precisato che, nel silenzio dell'atto, il bonus passa all'acquirente; « per le sole spese sostenute dal 1 gennaio di quest'anno, viene meno la possibilità di accorciare la detrazione (a cinque o tre rate) per i contribuenti oltre i 75 e gli 80 anni d'età;
da gennaio 2012 scatta anche l'estensione del 36% ai lavori di riparazione degli immobili danneggiati da calamità naturali, anche anteriori al 2012, purché sia stato dichiarato lo stato d'emergenza;
da quest'anno c'è anche una piccola novità per il 55%, che si allarga agli scalda acqua con pompa di calore (limite di spesa di 3omila euro nello stesso "capitolo" delle caldaie).
Tante modifiche di cui tenere conto, che però non esauriscono le novità procedurali. Di fatto, a partire dal Dl 40/2010, il catalogo dei permessi si è complicato fino ad arrivare a sei diversi livelli di «titoli abilitativi» a seconda della tipologia di opere: si va dalla semplice comunicazione di inizio lavori, fatta direttamente dal proprietario dell'immobile (senza neanche l'aiuto del tecnico) valida, ad esempio, per i pannelli solari fino al più complicato permesso di costruire (necessario per gli interventi più pesanti quali la demolizione e ricostruzione).
II salva-Italia ha disinnescato la mina del taglio automatico dei bonus (5% nel 2012 e 20% nel 2013), ma sul futuro delle detrazioni fiscali per l'edilizia pesano almeno altre due incognite. La prima è il possibile rincaro di due punti dell'Iva, che dal 1° settembre di quest'anno potrebbe aumentare dal 21 al 23% (l'aliquota ordinaria) e dal 10 al 12% (l'aliquota ridotta che si applica - tra l'altro - a molti degli interventi coperti dal 36% e dal 55 per cento).
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