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lunedì 10 dicembre 2012

IMU: 2 vie per pagare

Doppia opzione per il saldo Imu del 2012; dal 1° dicembre, infatti, oltre al modello F24, i contribuenti possono usare anche il bollettino postale ad hoc approvato con decreto ministeriale del 23 novembre scorso. Tanto nell'uno che nell'altro caso, è possibile scegliere forme di pagamento elettroniche con addebito diretto sul proprio conto corrente: attraverso i normali sistemi di home banking è possibile saldare il modello F24 con un semplice ordine telematico. In molti casi, le procedure legate al conto consentono anche il pagamento di bollettini postali. Infine, lo stesso decreto del 23 novembre prevede la possibilità di versare l'imposta tramite il servizio telematico gestito da Poste italiane. In questo caso, si riceve la conferma dell'avvenuta operazione, insieme con l'immagine virtuale del bollettino, o una comunicazione in formato testo contenente tutti i dati identificativi del bollettino e del bollo virtuale di accettazione. L'immagine virtuale del bollettino o la comunicazione in formato testo costituiscono la prova del pagamento e del giorno in cui è stato eseguito. Chi fosse meno abituato all'uso delle nuove tecnologie, potrà pagare l'uno o l'altro modello recandosi fisicamente presso uno sportello bancario o postale, avendo cura di conservare la ricevuta di pagamento, specialmente se si usano i contanti.
Quale che sia la forma prescelta, è necessario prestare particolare attenzione alla compilazione del modello (bancario o postale), poiché su questo trovano esposizione, oltre ai dati anagrafici del contribuente, anche gli elementi che individuano il beneficiario delle somme (Comune o Erario) e che consentono di specificare alcune particolarità. Eventuali errori nella esposizione dei dati non pregiudicano la sostanziale correttezza di quanto pagato ma spesso non consentono ai soggetti beneficiari di incrociare i dati. Per rimediare a errori si può intervenire con comunicazioni e richieste di rettifica, come in una sorta di ravvedimento operoso che, ove non si tratti di minori pagamenti, è assolutamente gratuito.
Si pensi, ad esempio, al codice che identifica il Comune di ubicazione del fabbricato, piuttosto che al codice tributo, differenziato tra ipotesi di abitazioni principali (e relative pertinenze) e immobili diversi (altri fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili), con l'ulteriore differenziazione, per questi ultimi, in ragione del beneficiario (comune o erario). Su questi aspetti non si dovrebbe sbagliare, e va notato che l'uso del bollettino (seppur meno pratico per chi deve stampare elevati volumi) aiuta nella compilazione, perchè prevede già i righi suddivisi negli spazi necessari e non impone, a differenza del modello F24, l'indicazione del codice numerico.

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