Il Governo considera ormai l'emergenza casa una priorità assoluta ed è
pronto a intervenire con un decreto legge. Il ministro per le
Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha messo a punto una prima ipotesi di
testo che dovrebbe andare al Consiglio dei ministri la prossima
settimana e che giovedì prossimo presenterà alla Conferenza unificata
con regioni e città, interamente dedicata al tema. Lupi spera di
scongiurare una proroga degli sfratti secca «anni '70», come pure molti
sindaci gli chiedono. Punta invece a un pacchetto di misure articolato
per allentare «strutturalmente» la tensione del mercato degli affitti:
estensione del concetto di «morosità incolpevole» e istituzione del
«voucher affitto», in modo da consentire la prosecuzione del contratto
di affitto solo alle famiglie in grave difficoltà economica, sostenendo
la loro spesa con un aiuto statale; rifinanziamento dei due fondi
«affitti» e «morosità incolpevole» che attualmente possono contare
rispettivamente su 100 e 40 milioni nel biennio 2014-2015; acquisto da
parte degli Iacp a prezzi scontati di immobili invenduti dai
costruttori; un piano di edilizia residenziale pubblica che preveda
realizzazione di nuovi alloggi (senza consumo di suolo inedificato) ma
anche riqualificazione leggera di almeno 20-25mila alloggi esistenti;
sblocco dei progetti di social housing cofinanziati dalla Cassa depositi
e prestiti con il Fondo investimenti per l'abitare (1,3 miliardi
residui) con la previsione di una garanzia statale anti-morosità in modo
da tutelare ulteriormente gli investitori sul cash flow del progetto.
Secondo le prime stime, il pacchetto varrebbe per le casse dello
Stato non meno di 400 milioni ma il problema è che si tratterebbe di
risorse tutte da trovare pronta cassa e questo non rende agevole il
percorso del provvedimento nel confronto con il ministero dell'Economia.
Lupi ne ha già a parlato la settimana scorsa a Palazzo Chigi con Enrico
Letta che vede comunque di buon occhio la messa in campo di più
strumenti per affrontare strutturalmente il mercato. Restano i due nodi
politici della proroga degli sfratti e del parere di Regioni e Comuni
che dovrebbe essere reso pubblico nella Conferenza unificata.
A fianco di queste misure messe a punto dal ministero delle
Infrastrutture ce ne sono altre al setaccio del ministero di Porta Pia.
Alcune arrivano dall'Ance che pure guarda di buon occhio la possibilità
di cedere l'invenduto agli Iacp o a progetti di social housing.
Un'ipotesi che piace ai costruttori è anche l'importazione in Italia del
«metodo Scellier» adottato in Francia con deducibilità di parte dei
costi di acquisto, mutui a tasso zero, permuta del vecchio con il nuovo
abbassando l'imposta di registro all'uno per cento. A proposito di
imposta di registro, l'ipotesi di fissare un importo minimo a mille euro
non piace ai costruttori: la misura è già prevista a partire dal 1°
gennaio, è circolata (ma ora sembra rientrata) un'ipotesi di anticiparla
per decreto legge agli ultimi due mesi di quest'anno.
Sempre in fatto di emergenza casa, c'è l'altro tema già lanciato dal
Governo: quello del rilancio dei mutui per l'acquisto della prima casa
con il sostegno della Cassa depositi e prestiti. Così era nata la norma
che poi si è andata allargando strada facendo. Oggi i mutui emessi dalle
banche con la liquidità a basso costo fornita da Cdp possono finanziare
anche l'acquisto di secondo case e lavori di ristrutturazione. La norma
è nel decreto legge Imu, in via di definitiva conversione. L'Ance stima
che possa garantire l'acquisto di 44mila abitazioni, un 10% più delle
444mila compravendite del 2012, considerando i due strumenti della
liquidità prestata da Cdp alle banche e dell'acquisto da parte di Cdp di
obbligazioni bancarie emesse a fronte di portafogli mutui garantiti da
ipoteca. Il Parlamento ha introdotto un limite nella tipologia di
abitazione, prevedendo che l'oggetto del mutuo debba essere una
abitazione di classe energetica A, B o C. D'altro canto ha previsto che
la convenzione Abi-Cdp definisca un contratto-tipo che trasferisca al
mutuatario i vantaggi del basso costo della raccolta per le banche.
Proprio
questa convenzione Abi-Cdp è l'anello che manca per dare il via
operativo al nuovo sistema. Lupi è convinto che si farà in tempi
strettissimi, sotto la sollecitazione del Governo.
I provvedimenti
VOUCHER AFFITTI
Per le famiglie in difficoltà
Tra le misure allo studio del governo c'è il «voucher affitto», con
l'obiettivo di consentire la prosecuzione del contratto di affitto solo
alle famiglie in grave difficoltà economica, sostenendo la loro spesa
con un aiuto statale
SOSTEGNO INQUILINI
Aiuto a morosità incolpevole
Per allentare in maniera strutturale la tensione sugli affitti,
l'esecutivo punta al rifinanziamento dei due fondi «affitti» e «morosità
incolpevole» che attualmente possono contare rispettivamente su 100 e
40 milioni nel biennio 2014-2015
HOUSING SOCIALE
Coinvolta la Cdp
Allo studio lo sblocco dei progetti di social housing cofinanziati
dalla Cdp con il Fondo investimenti per l'abitare (1,3 miliardi residui)
con la previsione di una garanzia statale anti-morosità che tuteli
ulteriormente gli investitori sul cash flow del progetto
FONDO IACP
Acquisto di immobili
È previsto anche l'acquisto da parte degli Iacp (ovvero gli Istituti
autonomi case popolari) a prezzi scontati di immobili invenduti dai
costruttori. Si tratta di una misura cui l'Ance (associazione dei
costruttori) guarda con fiducia
MUTUI AGEVOLATI
Mutui con la Cdp
Previsto il rilancio dei mutui per l'acquisto della prima casa con il
sostegno della Cdp. La norma si sta allargando. Oggi i mutui emessi
dalle banche con la liquidità a basso costo fornita da Cdp possono
finanziare anche l'acquisto di secondo case e lavori di ristrutturazione
I TEMPI
Pronta una prima bozza
Il ministro Maurizio Lupi ha messo a punto una prima ipotesi di testo
che dovrebbe andare al Consiglio dei ministri la prossima settimana e
che giovedì sarà presentato alla seduta della Conferenza unificata con
Regioni e Comuni, interamente dedicata al tema
Fonte: Il Sole 24 Ore
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