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domenica 18 maggio 2008

Lavoro, giusto licenziare il "capo" che insulta i dipendenti

La Suprema Corte, respingendo il ricorso del caporeparto, ha affermato che il carattere “rozzo ed eccessivo” delle espressioni rivolte alle tre dipendenti contrasta con “i principi di civiltà che non ammettono eccezione o attenuazione neppure nell'ambito delle relazioni professionali allorché ledono, per la forma scurrile e triviale, la dignità e l'amor proprio del personale, oltretutto sottoposto a vincolo di gerarchia nei confronti dell'autore di tali scorrettezze”. Il licenziamento appare pertanto giustificato

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