Prezzi delle case in picchiata, giù del 20% e in alcuni casi addirittura dimezzati. Questo lo scenario apocalittico dipinto dal Censis
ieri che ha provato a calcolare gli effetti della nuova tassazione
(l’Imu) sulle compravendite di immobili. Una previsione a tinte fosche
che però non convince affatto gli esperti del settore: troppo severo il
giudizio del presidente del centro studi romano, Giuseppe Roma, che ha parlato di un 2012 nero, l’anno peggiore di sempre per il settore. Perché in Italia, spiegano gli addetti, non ci sarà una bolla immobiliare a fine anno.
“Mi sembra evidente un eccesso di pessimismo sia nei tempi che nelle
dimensioni. Sono convinto che ci possa essere un impatto negativo sui
livelli di attività, già sui minimi degli ultimi 13-14 anni, credo più
difficile un impatto così significativo sui prezzi. La resistenza dei
prezzi immobiliari durante la crisi impone cautela nella formulazione di
previsioni così drastiche”, spiega a Panorama.it Luca Dondi, economista del centro studi Nomisma.
Inutile, insomma, suonare il requiem oggi, perché effetti come quelli
stimati si potranno verificare solo in determinate condizioni: “Ovvero
in caso di un contemporaneo arrivo sul mercato di un numero rilevante di
immobili detenuti da soggetti che hanno esigenze di realizzo immediato
(cioè quando si ha bisogno di convertire un bene in denaro, magari per
saldare mutui o mettere a posto i conti, ndr) soprattutto da parte di imprese e banche”.
Tuttavia, anche se il pericolo è lontano, bisogna stare in guardia:
il problema esiste, anche se non dipende direttamente dagli aspetti
fiscali. “Quella che adesso ancora non si vede – conclude - è proprio
questa disperata esigenza di realizzo. La fine dell’anno è un termine
troppo ravvicinato perché lo scenario possa cambiare così radicalmente.
Non escludo però che si arrivi al dato previsto, ma in un orizzonte
temporale più lungo e per ragioni più articolate e complesse della sola
Imu”.
Una voce, quella dell’esperto immobiliare del centro studi bolognese,
che non è poi affatto isolata tra gli addetti ai lavori. Nelle ultime
ore si è aggiunto al coro degli ottimisti, per esempio, anche Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari,
spiegando che è eccessivo parlare di crollo del mercato immobiliare o
dei prezzi, eccezion fatta per gli immobili in cattive condizioni. “Da
due anni – ha spiegato - il mercato della casa soffre della contrazione
dell’offerta di mutui e della difficoltà di contrarne di nuovi, ma il
numero di scambi non si è contratto nell’ultimo biennio e non si è
ridotto negli ultimi mesi, perché l’investimento immobiliare si conferma
ancora una scelta valida rispetto agli investimenti finanziari”.
L’Imu, ha aggiunto Breglia, va a colpire soprattutto la già bassa
propensione a investire in locazione, peggiorando la situazione di
giovani e immigrati: “Probabilmente ci sarà un leggero incremento
dell’offerta di seconde case in località non pregiate. Sicuramente non
si avranno, invece, cali dei prezzi, se non per piccole percentuali”.
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